Hotel


Via Ondina 31
Sottomarina (VE) - 30015
Tel: 041491333 - 3386619199
FAX: 0415541969
Email:
contatta
Web:
www.hoteleuropeo.it
Mesi di apertura:
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Lingue parlate:

Français

Deutsch
Descrizione

L'Hotel Europeo ed il residence Eur,sono stati rinnovati recentemente e sono costantemente aggiornati alle esigenze dei simpatici Ospiti.
Hotel e Residence sono molto vicini,percui gli Ospiti dell'Eur possono a piacere usufruire di alcuni servizi dell'Europeo ( ristorante , parcheggio ,bar,spiaggia...)
Gruppi familiari o persone con particolari esigenze possono contare su una comoda e funzionale sistemazione in Residence.
Venite a trovarci e aiutateci a programmare i vostri giorni di riposo e di recupero energie.
L'Hotel Europeo ed il Residence Eur sono situati nella zona nuova del Lido di Sottomarina di Chioggia (Venezia) , a pochi passi dalla spiaggia (circa 150 metri) e non lontano dal centro e comunque posizionati in zona tranquilla e ventilata.
Quando Vi accomoderete nei vari locali dell'Hotel per la prima colazione e per la consumazione dei pasti principali "all'Italiana", gusterete i sempre nuovi e freschi piatti che ogni giorno il nostro cuoco con fantasia e generosità provvederà ad elaborare per Voi.La nostra cucina ceraca solo di soddisfare il Vostro desiderio,anche Voi provatela e l'apprezzerete.Le 54 confortevoli stanze da letto dell'Hotel sono tutte con Bagno /doccia/wc/televisione/telefono/aria condizionata.La spiaggia riservata agli ospiti dell'Hotel e del Residence è raggiumgibile in 150 metrisenza attraversare incroci o percorsi affollati.Abbiamo a vostra disposizione : Cabine,ombrelloni, sdrai,lettini e soprattutto tanta,tanta sabbia della più terapeutica conosciuta sulle coste italiane,,con un mare di acqua salata,per la gioia dei vostri piccoli e la cura di tanti problemi di salute.
Raggiungere i due locali: Hoel e Residence in auto è facile seguento il grafico proposto.Abbiamo un parcheggio coperto ed un piazzale privato per la custodia delle Vostre vetture.Per una giornata diversa,a pochi KM da Sottomarina troviamo la più bella Città del mondo: Venezia.In breve tempo si può raggiungere anche la città di Padova, la Riviera del brenta con le Ville Venete e l’Abazia di Pomposa,Ravenna e il Delta del Po.Per il piacere di una gita notturna in motonave al chiaro di luna a Venezia o il fascino di una serata diversa al lume di candela ,l’Hotel Europeo è lieto di ospitarVi:
consultateci!
Servizi in camera

Ammessi animali

Cassaforte

Climatizzazione

Internet

Phon

Riscaldamento

Serratura elettronica

Telefono

TV

TV satellitare
Servizi aggiuntivi

Animazione

Bici a disposizione

Carte di credito

Garage

Parcheggio

Portiere notturno

Spiaggia privata
Servizi esterni

Bocce (100 Km)
Servizi locali

Ascensore

Bar

Climatizzazione

Cucina dietetica

Cucina tipica

Cucina vegetariana

Riscaldamento

Ristorante

Sala banchetti

Sala TV
Terrazza estiva

Terrazza estiva
Altro
Una popolosa e vivace cittĂ Marinara, che gronda di storia da ogni sua pietra. Di origine romana, nel medioevo seconda cittĂ della Repubblica Serenissima, presenta una struttura originalissima
Tagliata a fette dai canali, cucita dai ponti. Le sue calli, tutte perpendicolari alla piazza, suggeriscono la classica immagine della lisca di pesce.
ORIGINI LEGGENDARIE
Clodio, reduce dalla distruzione di Troia, insieme ai compagni Enea, Antenore e Aquilio sarebbe approdato nella penisola italica ed avrebbe fondato Clodia. Lo stemma, un leone rampante in campo bianco, è simile a quello troiano.
Nel 2000 a.C. i Pelasgi (popolazioni pre-elleniche), provenienti dalla Tessaglia (l’attuale regione tra la Grecia centrale, l’Epiro e la Macedonia), si sarebbero qui insediati dando origine ad alcuni nomi come Cluza (fatta artificialmente), Lusenzo, Perottolo, Bebe, Evrone, ecc.
Il mitico popolo etrusco avrebbe lasciato la sua impronta nella struttura urbanistica: il Corso del Popolo (cardo) anticamente era tagliato al centro da una strada (decumanus) secondo la tipologia successivamente utilizzata dal ”castrum” romano.
TRACCE ROMANE
I primi riferimenti storici si hanno con Plinio il Vecchio (I° sec. d.C.) che nella sua ”Historia Naturalis” descrive la ”Fossa Clodia” e ”Brundulum”.
Un altro documento antico è la tavola Peuntingeriana, conservata nel museo di Vienna, che descrive la zona degli antichi traffici attraverso il porto di Chioggia, Evrone o Edrone.
IL NOME
Nel corso dei secoli il nome della città subì diversi cambiamenti: Clodia, Cluza, Clugia, Chiozza, Chioggia.
L’ XI e XII isola della laguna
Le incursioni barbariche dei Goti-Unni-Franchi, che si succedettero nell’Italia settentrionale dal V sec. d.C., provocarono la fuga dalle più importanti città della terra ferma verso le isole della laguna.
In particolare gli abitanti di Este e Monselice si integrarono con la popolazione di Chioggia. Da ciò scaturì l’esigenza di un governo più articolato all’interno della città e una alleanza con le altre genti dell’estuario lagunare.
Pertanto venne eletto un tribuno che partecipava anche alla confederazione delle dodici isole della laguna, il primo nucleo della Repubblica della Serenissima.
Alla fine del VII sec., dato il persistere delle aggressioni esterne, i tribuni nominarono un Dux o Doge, come unico capo militare.
Sottomarina era chiamata Clodia Minor e Chioggia Clodia Major ed erano rispettivamente l’XI e la XII isola dell’estuario veneto.
Le distruzioni dell’810 e del 902
Un altro pericolo fu portato dal re dei Franchi, Pipino il Breve, il quale, con un forte esercito, dopo essersi impadronito dei castelli di Loreo, Cavarzere e Brondolo, assediò Chioggia per terra e per mare.
Nonostante la tenace resistenza degli abitanti, la città fu costretta a soccombere: venne rasa al suolo, com’era consuetudine in quei tempi (il castigo era proporzionato alla resistenza e alle perdite militari inflitte al nemico).
Una volta ricostruita, dovette subire una seconda distruzione totale, nel 902, ad opera degli Ungheri.
Dopo il Mille, assunse ancora un ruolo importante per il commercio e dovette affrontare in più occasioni contrasti per la salvaguardia dei suoi territori, con i comuni dell’entroterra (Padova, Treviso, ecc.).
L’importanza della città venne accentuata anche dal trasferimento della sede vescovile nel 1110 da Malamocco a Chioggia, insieme al capitolo dei canonici e alle reliquie dei SS. Felice e Fortunato, da allora patroni della diocesi.
”La Guerra di Chioggia” 1379/80
I contrasti tra Venezia e Genova per il predominio sui mari, che caratterizzarono la fase storica delle Repubbliche marinare, provocò nella seconda metà XIV sec. uno scontro diretto tra le due potenze. Il teatro di guerra fu proprio Chioggia, zona di collegamento con il retroterra padovano.
I genovesi assediarono la città per terra e per mare: occuparono il porto nell’agosto del 1379, quindi il centro abitato di Sottomarina, incendiandolo e devastandolo irrimediabilmente; espugnarono l’isoletta di S. Domenico e s’impadronirono del centro storico dopo aver combattuto, all’arma bianca, in ogni vicolo e calle. Le vittime furono, secondo le cronache del tempo, 3.500 e parecchie migliaia i feriti. L’intera città fu trasformata in un forte con la chiusura degli spazi aperti delle calli, utilizzando torri di legno, costruite con le barche e le travi delle case. La reazione di Venezia, guidata da Vettor Pisani e Carlo Zeno portò alla riconquista di Chioggia, dopo un assedio di mesi, il 24 giugno 1380. Da questo momento la città non riuscirà più ad assumere il precedente splendore: alla produzione del sale, già in crisi dal 1° secolo dopo il 1000, si arresterà del tutto rimanendo in funzione solo una salina per il consumo locale, la marineria subirà i contraccolpi della più complessiva crisi commerciale; la pesca resterà ancora limitata all’interno degli spazi lagunari e lungo le acque costiere. Da allora la politica e l’economia chioggiotta risulteranno sempre più subalterne alla potenza veneziana.
Il Governo della cittĂ
Il governo della 2ª città del Dogato Chioggia, che tentò in più occasioni di riaffermare la sua autonomia dalla dominante, aveva un’organizzazione molto simile a quella veneziana. Esisteva un Maggior consiglio in cui erano rappresentate le famiglie più importanti, circa 100, e un Minor Consiglio di sei membri che aveva il potere esecutivo. Rappresentava ufficialmente la città il Podestà , inviato dalla Serenissima per un periodo limitato di 16 mesi: aveva il compito di presiedere i consigli, di amministrare le finanze pubbliche e la giustizia. Fin dal 1300 fu presente pure un Cancelliere Grande; prerogativa che ebbero nel Dogato solo Candia e Cipro. Ebbe il compito di registrare gli atti ufficiali e di formalizzare tutte le altre cariche.
I secoli della crisi
Il 1400, 1500 e 1600 furono caratterizzati da una situazione di precarietĂ . Distrutte o gravemente danneggiate le difese a mare, il territorio fu soggetto a continue inondazioni, mentre la popolazione dovette sopportare con insistente frequenza pestilenze e carestie.
Altra calamità giungeva dalla estenuante lotta contro i Turchi nella quale era impegnata direttamente e per la quale Chioggia si privò delle sue forze più giovani e migliori. Le razzie, poi, dei pirati e degli Uscocchi che infestarono l’alto Adriatico depredando pescherecci e mercantili e catturando i marinai, completarono la sventura, anche economica, della città . Chioggia dovette subire, pure, per ben due volte l’interdetto da parte della Chiesa, La prima volta, nel 1515, da parte di Giulio II per aver sequestrato dei vascelli pontifici; la seconda volta nel 1606 assieme a Venezia per sospetta eresia. La notte di Natale del 1623 la città fu sconvolta dall’incendio, forse doloso, dell’antica cattedrale: la ricostruzione dissanguò ancor più, le già ridotte risorse finanziarie. Quasi contemporaneamente dovette subire le tristi conseguenze della famosa peste dei lanzichenecchi, che causò ben 7.000 vittime su una popolazione che non superava le 12.000 persone. Il 1700 fu il secolo delle grandi contraddizioni, mentre la miseria della popolazione veniva alleggerita, solo parzialmente, dalle istituzioni assistenziali del Monte di Pietà , degli orfanotrofi, degli Ospitali, delle casette per vedove, vi fu una febbrile rincorsa ad abbellire e ornare la città con opere pubbliche, palazzi privati ed edifici religiosi dando alla piazza e alle rive l’aspetto che ancor oggi si può ammirare.
Dominazioni Napoleoniche e Austro-ungariche, la ”Sollevazione del Cristo”
Il 14 maggio 1797, dopo solo due giorni dal loro insediamento a Venezia, i francesi entrarono in Chioggia e instaurarono un sistema democratico (la municipalitĂ ) riorganizzando metodi di governo e settori di intervento: la giustizia, la salute