Spilinga (VV)
pilinga sorge su una collina alle falde del Poro nell'immediato retroterra di Capo Vaticano. Secondo gli storici l'etimologia del toponimo Spilinga deriva dal greco "Spelunga", grotta; oppure "Spelaion-ghe" terra ricca di grotte e ancora da "Spelinka", caverna. Infatti, nelle immediate vicinanze si trovano, ancora oggi, delle grotte nelle quali trovarono rifugio i superstiti alla frana sull'abitato di "Condrochilone" che sorgeva nei pressi dell'attuale centro. In queste grotte ripararono, molti anni dopo, anche gli abitanti delle zone limitrofe nascondendosi in seguito alle scorrerie dei pirati saraceni.
La più importante di queste grotte è quella della "MADONNA DELLE FONTI" in origine una laura eremitica basiliana, che oggi è adibita a santuario, circondata da sorgenti d'acqua, meta continua di pellegrinaggi, soprattutto a Maggio, mese in cui si festeggia.
La Madonna della Fontana o delle Fonti è venerata a dedita all’agricoltura ed alla pastorizia, invitandola a scoprire la sua statua con in braccio il bambinello Gesù. La vecchietta incredula non si mise alla ricerca della statua così come la Madonna in sogno gli aveva chiesto. Successivamente, la Madonna nuovamente apparve in visione alla donna, tenace credente, e poi ancora la esortò a persistere nella sua ricerca, suggerendole di far innalzare una chiesa laddove le era apparsa in sogno . Il giorno dopo la signora si recò alla fiumara a lavare il bucato e vide una statua che riproduceva la Vergine apparsa in sogno e, la vicino, una grotta; lo stesso luogo che vide nel sogno. L’effige fu portata in paese e ospitata nella chiesa parrocchiale, ma l’indomani fu ritrovata di nuovo vicino al corso d’acqua. La gente del luogo decise, quindi, di costruire proprio in quel posto una cappella dedicandola alla Madonna della Fontana.
La Vergine delle Fonti si festeggia da allora il 21 di maggio. In quella giornata, dopo la Processione che parte dal santuario per risalire verso l’abitato, la statua della Vergine è esposta nella Chiesa Parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista. In serata, con una fiaccolata attraverso una caratteristica scalinata che dal paese giunge al santuario, la statua è riaccompagnata sul suo altare nella grotta.